“Come dici?” Anglicismi e social network: nascita di un nuovo dizionario come pane quotidiano per la Generazione Z

La Gen Z è nata online

Quando “home” non significa casa e “feed” non significa dare da mangiare al gatto: i social come specchio dell’evoluzione della lingua italiana e del suo intreccio ormai irreversibile con l’inglese. La generazione Zeta non è sempre più connessa, è nata online. I millennial masticano inglese e digeriscono senza problemi un mix della loro madre lingua condita con inglese, che ha preso il sopravvento sulle piattaforme social. Proprio queste sono il luogo dove nascono e vivono neologismi che entrano a far parte della quotidianità, a volte per sostituire con poca delicatezza termini italiani, ma molto spesso per designare concetti che, senza i social, non conosceremmo. 

Ok boomer: ecco qui qualche “hint” (=suggerimento) per essere al passo:

-match: no, non è una partita di calcio, ma la compatibilità online tra due persone iscritte a una piattaforma di dating

-stalkerare: studiare le mosse e il passato di una persona controllando ciò che posta, con che modalità e che contatti ha sui social. Di sicuro nel tuo gruppo di amici c’è qualcuno che lo fa. Se non ti viene in mente nessuno, allora sei tu. 

-hater: chi manifesta dissenso e odio nei confronti di un’altra persona presente sui social con commenti o contenuti apertamente creati per generare conflitto…Ma ce ne è davvero bisogno?

-shippare: tutto ok, nessuno ti ruberà la borsa. Si riferisce a una coppia di persone (spesso star) che, secondo il popolo social, formerebbero una bella coppia

Il nuovo linguaggio virtuale

Questi sono solo alcuni dei termini che fanno ormai parte del linguaggio virtuale, e non solo. Esserne “contaminati” è un’opportunità molto grande per espandere gli orizzonti linguistici e quindi, fare pratica con la lingua inglese. A volte, parole imparate anche per gioco tornano utili in un esame o per farsi capire da un amico che viene da oltralpe. E creano unità tra tutti quelli che le conoscono, facendo da base comune per discorsi e interazioni sulle piattaforme social. Tutto fa community, insomma. Ma cosa succede se non si hanno le basi per capire questi termini? Sfortunatamente ora non basta aprire il dizionario cartaceo per stare al passo. I trend verbali cambiano velocemente, nuove parole diventano virali e scompaiono altrettanto facilmente come sono entrate dai nostri schermi nelle nostre conversazioni. Quale sarà il prossimo trend?