La Danimarca è l’unico paese europeo che fornisce un sussidio agli studenti per studiare. Vediamo come funziona e chi può accedervi.
In Europa esiste una grande varietà di sistemi universitari, tutti differenti tra loro. Dal punto di vista economico, si contano sulle dita di una mano gli stati che supportano i propri studenti e che investono nella loro formazione. Nelle nazioni scandinave, ad esempio, le università solo totalmente gratuite per i residenti e per i giovani che provengono dall’Unione Europea. In Danimarca, in particolare, gli studenti vengono pagati dallo stato per continuare i propri studi universitari. Vediamo come.
Come funziona il sussidio universitario per studenti in Danimarca
In Danimarca gli studenti che vivono fuori casa ricevono un sussidio mensile dallo stato, pari a 6.000 corone danesi, ovvero circa 806 euro. Qualora uno studente viva ancora con la famiglia, e non debba quindi sostenere il costo dell’alloggio, la cifra si abbassa. Il sussidio, inizialmente previsto solo per gli studenti danesi, è stato poi esteso anche per gli studenti stranieri provenienti dall’Unione Europea a 27 paesi. Per accedervi, però, è necessario soddisfare alcuni criteri.
Oltre alla cittadinanza europea, dal 2013 le politiche nazionali hanno stabilito che gli studenti stranieri possono godere del sussidio a patto che lavorino dalle 10 alle 12 ore a settimana. Ad eccezione di coloro che risiedono in Danimarca da più di cinque anni, quindi, tutti gli studenti stranieri che vogliono ricevere il sussidio devono in qualche modo partecipare al sistema di welfare, lavorando e pagando le tasse. Questa politica è un modo per invogliare i giovani a studiare, a rendersi indipendenti dalla famiglia e godersi una propria autonomia senza pesare economicamente sui genitori. In Danimarca, di conseguenza, moltissimi giovani vanno via da casa non appena compiuti i 18 anni e possono permettersi di creare la propria indipendenza grazie al sostegno dello stato. La Danimarca, non a caso, è anche uno dei paesi in cui i giovani si laureano più velocemente, e entrano più velocemente nel mondo del lavoro.
Qual è la situazione per gli studenti in Italia?
La situazione in Italia è molto differente. Sia per ragioni culturali ma anche a causa della mancanza di supporto da parte dello Stato, i giovani italiani sono tra quelli che restano a casa più a lungo.
Oltre a dover pagare le tasse universitarie, sebbene non siano tanto alte come quelle di altri paesi europei, i giovani o le loro famiglie hanno sulle spalle tutto il costo della vita universitaria. Questo vale in particolare per gli studenti fuori sede, che devono affrontare le spese di un trasferimento in un’altra città con tutto ciò che ne consegue. Sebbene esistano delle agevolazioni fiscali in base al reddito e perfino delle borse di studio per i più meritevoli, la comune opinione è che queste misure non siano abbastanza per supportare le scelte dei giovani italiani.
In Italia, poter studiare all’università è un privilegio, più che un diritto. Ci vorrebbe un investimento dello stato nel futuro degli italiani, in modo da abbassare i costi dell’università e della vita fuori casa, che sarebbe ripagato da giovani che si laureano più velocemente, diventano indipendenti più rapidamente, e accedono al mondo del lavoro senza debiti sulle spalle.