Le Olimpiadi invernali di Pechino si sono svolte nella capitale cinese tra il 4 e 20 febbraio 2022. Un evento importante quanto controverso. Infatti, quattro Paesi si sono allineati ad una politica di boicottaggio diplomatico (USA, Canada, Australia e Regno Unito). La continua violazione dei diritti umani nei confronti degli Iuguri e altre minoranze di lingua turca nello Xinjaing, nella Cina nord-occidentale, ha dettato tale scelta. Il CIO (Comitato olimpico internazionale) ha invocato la sua neutralità al riguardo. Molte aziende, soprattutto americane, hanno ritirato la propria sponsorizzazione.
Come ha fatto la Cina a pubblicizzare le Olimpiadi invernali?
Influencer marketing
Il comparto pubblico di propaganda ha finanziato la campagna pubblicitaria su TikTok, Instagram e Twich. A novembre 2021, l’agenzia newyorkese pubblicitaria Vippi Media ed il governo di Pechino hanno firmato un contratto da 300mila dollari. Sono stati selezionati 8 influencer: 5 con più di 100mila followers e 3 con più di mezzo milione. I loro contenuti dovevano così essere divisi
- 70% post sulla cultura cinese
- 20% post riguardanti le questioni diplomatiche
- 10% le novità provenienti dal Consolato cinese a New York
I loro 24 post dovevano dare risalto alla Cina. Per distinguersi dal feed doevvano usare 3 hastag: #Beijing2022, #Partner, #Ad.
Lo staff del Presidente Xi avrebbe previsto il raggiungimento di oltre 3.4 milioni di visualizzazioni entro il 13 marzo, data di fine contratto e chiusura della Paraolimpiadi invernali.
La scelta di assecondare le richieste cinesi “servivano a dar risalto all’integrità e dingità alle Olimpiadi” ha dichiarato Vipp Jaswal, fondatore dell’ononima agenzia.
Influencer sport marketing come propaganda
Il marketing sportivo è legato allo sport ed agli eventi sportivi. E’ la linfa vitale. Il successo è legato alla fidelizzazione dei tifosi. Con i Paesi occidentali più influenti al mondo contro, la Cina ha dovuto reinventare questa pratica.
Ha reinventato la propaganda e come si fa la stessa. In maniera più dinamica ed economica, che si avvicina di più alle nuove generazioni.
Attraverso il contratto con Vippi Media ha aperto la strada alla propaganda del XXI secolo.