Perché i giovani vogliono diventare influencer
Se domandassimo ai ragazzi della Generazione Zeta “cosa vuoi fare da grande?”, una fetta di loro, più o meno apertamente, risponderebbe “l’ influencer ” o “il tiktoker ”. Sicuramente molti di loro hanno in mente carriere più “tradizionali”, ma è innegabile che ad oggi la carriera della star del web faccia gola a non pochi giovani. Molti giovanissimi usano quotidianamente i social media , e questo li espone inevitabilmente alle parole e alle scelte degli influencer. “Influencer s. m. e f. Personaggio di successo, popolare nei social network e in generale molto seguìto dai media , che è in grado di influire sui comportamenti e sulle scelte di un determinato pubblico ”, suggerisce Treccani.
Anche se ad oggi qualcuno ha ancora da obiettare, l’influencer è un lavoro a tutti gli effetti. Preparazione dei contenuti , editing, accordi commerciali, compensi che sono tutt’altro che virtuali: sono sempre più numerose le persone che decidono di intraprendere questa strada, magari lasciando il proprio lavoro, magari scegliendolo come primo lavoro, magari studiando discipline come marketing o comunicazione e le loro specializzazioni per entrare in questo settore.
Cosa significa diventare influencer
Se pensiamo ad un influencer, forse la prima immagine che viene in mente è un volto che si auto-riprende per parlare alla sua platea, magari facendo un “unboxing”, cioè spacchettando prodotti che i brand inviano in cambio di pubblicità, oppure mentre prendono parte a un evento esclusivo, in cui gli influencer hanno il ruolo di “portare” virtualmente i propri followers . A molti, la vita da influencer potrebbe apparire come una scorciatoia per ottenere alcune cose che una fetta dei giovani di oggi rincorrono: la fama , il guadagno facile, l’ approvazione sociale , il sentirsi parte di una elite che viene costantemente guardata e ammirata da molte persone. Probabilmente, questa immagine è condizionata dalle dinamiche dei social media , nel senso che della realtà di una persona se ne vede solo una porzione, solo la superficie. E quella porzione è stata “scelta”, filtrata, edulcorata. Quindi per un influencer che ottiene molto successo, non ne vediamo molti altri che magari faticano a costruire una fan base , o che hanno difficoltà a stringere le prime partnership . Tutto sembra facile, divertente, esclusivo. Ma se è già difficile costruire un’immagine forte e una community che la supporta, è ancora più difficile mantenerla nel tempo, farla crescere ed evolvere. Tutto questo spesso non emerge, anche perché lo storytelling online è spesso volto al positivo e tende a “nascondere” determinate lacune. Deve questo fermare chi vuole intraprendere questo percorso? Certo che no, l’importante è esserne coscienti.