La fitspiration ci vuole muscolosi, atletici, scolpiti, sportivi. La home di instagram è piena di Influencer in tuta che cercano di motivare i follower a migliorare la loro vita sportiva. Ma spesso queste motivazioni possono spingere giovani ragazzi e ragazze a sviluppare disturbi alimentari e abitudini di esercizio fisico compulsivo.

Che cos’è la fitspiration

La fitspiration è un nuovo trend dei social media che sta acquistando notevole popolarità. Il modo migliore per descriverla è l’inglese “Fit is the new skinny”. Si tratta di post motivazionali che superficialmente inneggiano alla cura del corpo e della forma fisica. In realtà trasmettono solo messaggi colpevolizzanti sul peso e sul corpo, incrementando l’insoddisfazione corporea, l’umore negativo e il bisogno di praticare esercizio fisico in modo compulsivo.

Il ruolo dei social media per la Gen Z

Instagram e TikTok sono i maggiori diffusori di messaggi sui canoni di bellezza, a volte irraggiungibili. I profili sono diventati vetrine in cui “esibire” il proprio corpo, causando una smodata diffusione al raggiungimento della perfezione. È chiaro, che in soggetti, già inclini all’insoddisfazione corporea, il non raggiungimento di questi canoni provoca un ulteriore abbassamento dell’autostima, disagio, svalutazione del proprio essere. La preoccupazione per l’aspetto fisico può diventare insostenibile tanto da minare la propria salute fisica e mentale.

La risposta degli Influencer della Gen Z

Aurora Ramazzotti, Emma, Valentina Ferragni, Camila Cabello queste sono alcune influencer della Gen Z e non che sono state criticate sui social per il loro aspetto fisico, considerato “brutto, grasso, troppo magro, indecente, con gambe importanti”. Diversi sono i loro post e stories in cui sensibilizzano messaggi di bodypositive, riportando la loro esperienza e condividendo quella di altri. I nostri corpi cambiano di continuo e dobbiamo amare questa particolarità. È vero, è una lotta quotidiana, ma non siamo soli. Numerosi gli influencer che contestano gli standard di bellezza attuali, promuovendo messaggi di accettazione del proprio corpo, che possono essere un buon punto di riferimento da cui poter partire, perché, ricorda, la bellezza sta soprattutto negli occhi di chi la sa vedere.