Food delivery a Milano: abitudini e sfizi della città smart per eccellenza, tra app e menu in pronta consegna.
Secondo un’analisi dell’Osservatorio nazionale sul mercato del cibo a domicilio online in Italia Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Genova, Firenze, Trieste, Verona e Cagliari sono le città più attive nel food delivery. Ormai il settore del digital delivery, in crescita del 59% rispetto al 2020, vale un miliardo e mezzo e serve il 68% della popolazione. Tra le cucine più ordinate regna la pizza, ma anche hamburger e cucina giapponese guadagnano il podio. A seguire, grande successo per la cucina cinese e per l’ultimo trend in fatto di delivery: il poke, specialmente perchè è possibile comporlo e personalizzarlo a piacimento.
Quale fascia della popolazione fa più uso delle app di food delivery?
Una panoramica italiana vede i Millennials, insieme a Generazione Z e X, come gli utenti più attivi per quanto riguarda il food delivery. Le ragioni che portano questi stomaci brontolanti ad usare il food delivery sono principalmente il volersi concedere uno sfizio e rilassarsi dopo una giornata di lavoro. Nel 2021 in Italia è stata ordinata una quantità di sushi roll sufficiente per riempire quattro campi di calcio e pizze per coprire la distanza tra Roma e il Polo Nord.
Ordinare cibo a casa è diventata quindi un’abitudine per molti italiani. Ma come ordinano i milanesi il loro delivery? Le app di delivery sono l’opzione più gettonata, e sono le più usate – seconde solo a quelle social. Le app più popolari sono Uber Eats, Just Eat, My Menu, Deliveroo e Glovo. Nonostante ciò, sempre più nuovi servizi popolano la piazza e colorano le strade con scooter e zaini termici brandizzati, come Getir o Macai.
Il caso Uber Eats su UniversityBox
Vediamo nel dettaglio come funziona Uber Eats, una app che continua ad avere molto successo a Milano. Questa piattaforma di food delivery americana è stata lanciata nel 2014 da Uber, la stessa società che offre un servizio simile a quello dei taxi. Approdata poi anche in Italia, permette di inviare un rider a ritirare l’ordine presso ristoranti e bar, consegnandolo direttamente a casa. Un punto di forza secondo i suoi utenti è l’interfaccia intuitiva, che presenta molto bene i piatti e i locali che li propongono. Particolarmente apprezzate anche la possibilità di dare una preferenza di fascia oraria e la copertura delle zone meno centrali. Uber Eats è presente in 279 città e permette di filtrare la propria ricerca per cucina, popolarità, rating, costo di consegna, tempo di consegna, budget e dieta. Se non hai ancora provato questo servizio, puoi farlo attraverso University Box, così da ricevere uno sconto del 40% oppure di 30 euro sul tuo ordine!