Cibo spazzatura: il preferito di tanti giovani
Una routine stressante, senza tregua, pasti veloci, spesso fuori da casa. Vogliamo davvero dare la colpa a tutto ciò per la tendenza sempre più diffusa a cibarsi di “junk food”, il cibo spazzatura? Le ragioni di un cambio di rotta nella società non sono mai semplici da definire, ma possiamo tracciare i contorni di questo fenomeno che sta letteralmente cambiando la silhouette delle nuove generazioni.
Scarso valore nutrizionale, elevato apporto energetico e di sale da cucina, ma anche di glucidi raffinati e colesterolo sono alcune delle caratteristiche che definiscono una categoria di alimenti che popolano sempre più le nostre tavole. Con una densità calorica assolutamente inappropriata allo stile di vita dell’uomo sedentario, questi alimenti sono una vera e propria minaccia per la salute, anche considerando che sono poveri in vitamine, oligoelementi, antiossidanti, fibra alimentare e acidi grassi essenziali. Chi ce lo propone? Giganti dell’industria, dal cibo salato alle bevande, passando per i dolci e gli snack. Li troviamo nei supermercati (spesso all’altezza della nostra vista sugli scaffali, la posizione per cui i brand sono disposti a pagare di più la grande distribuzione), ma anche in qualsiasi distributore automatico, dalle sale d’attesa alle stazioni.
Perché il junk food ha successo soprattutto tra le GenZ?
Oggi prepari un’insalata o ordini un menu con hamburger, patatine e bibita gasata? Se opti per il secondo, la bibita la finirai tutta, data la quantità di sale che popola l’intero pasto. Ti sembrerà di essere “pieno”, magari anche soddisfatto, anche grazie agli non saporiti e ai conservanti che, invisibili, contribuiscono a dare l’immagine di un pasto fresco e appena sfornato.
In verità, hai aiutato ben poco il tuo organismo ad affrontare la giornata e lo hai privato dei nutrienti che contribuiscono alle tue difese immunitarie, all’aspetto dei tuoi capelli e alla salute del tuo incarnato. Ma allora perché non scegliere l’opzione sana e naturale? Spesso – quasi sempre – il cibo spazzatura è offerto, accompagnato da grossi investimenti commerciali e pubblicitari, a costi molto inferiori rispetto ai cibi a kilometro zero ad esempio, alla frutta locale, ai prodotti dei piccoli commercianti. E’ facile da trovare, quasi si confonde con quello più sano o cucinato in modo casereccio. Spesso, questo tipo di operazioni sono aiutate da testimonial molto famosi e sorridenti.
La guerra contro i colossi dell’alimentazione e della distribuzione non si può vincere facilmente, ma, se tutti quelli che vengono schierati in campo – compreso te che leggi, quando devi procacciare il pranzo – fossero più consci dei rischi e delle conseguenze dei propri acquisti in campo alimentare, il risultato della “battaglia” potrebbe ribaltarsi.