La prima generazione che ha usufruito di internet durante la crescita, giovani tecnologici, sempre al passo con i tempi e costantemente informati sul mondo, attenti all’ambiente e alle discriminazioni di ogni tipo: tutto questo è la generazione Z.
Le tecnologie però hanno modificato sempre di più anche il mondo del lavoro, facendo nascere nuove occupazioni e modificandone altre. Ma quali sono le occupazioni più ambite dalla Gen Z?
I lavori “tradizionali”
Secondo i ricercatori OCSE, i dati sono variati negli ultimi venti anni, ma i lavori più ambiti sono sempre i primi 4 in classifica. Spesso al primo posto nella classifica dal 2000 al 2018, troviamo l’occupazione di medico. D’altronde se da piccoli gli aspiranti medici volevano essere supereroi hanno trovato un lavoro realistico per esserlo, certo essere medico è molto diverso da essere Spiderman, ma entrambi salvano vite, con la piccola differenza che per diventare medico attualmente bisogna superare un test d’ingresso molto competitivo e successivamente 36 esami, prima di ottenere laurea. Per le ragazze, una professione molto ambita, in cima alla classifica, è quella di docente. Per quanto riguarda i i ragazzi, invece, ci sono tre professioni che spopolano, ovvero ingegnere, manager ed informatico.
I nuovi lavori
Tutto ciò che vediamo sui social è frutto di lavoro di altre persone, a partire dai programmatori, dagli informatici, dai social media manager per arrivare agli Influencer e content creator. Secondo un’indagine condotta dall’agenzia Klaus Davi & co su un campione di 656 ragazzi, al primo posto tra i lavori desiderati c’è quello di influencer. Non è difficile crederci, anche se il lavoro di influencer non è ancora ben definito èanche vero che giudicando dall’esterno non possiamo veramente immaginare la mole di lavoro che c’è dietro ad una semplice foto o un video pubblicitario di pochi secondi.
Le notizie che non ci aspettavamo
I dati OCSE ci fanno aprire gli occhi su una questione delicata, ossia l’automatizzazione di alcune professioni. Dai dati emerge infatti che circa il 39% dei lavori ambiti dagli adolescenti, sarà molto probabilmente automatizzato nei prossimi 15 anni, ciò significa che quei posti di lavoro oggi disponibili saranno ben presto occupati da macchine. La soluzione ai nostri problemi è la flessibilità, tra pochi anni il nostro lavoro potrebbe via via cambiare sempre di più, ma se noi riusciamo a stare al passo con il progresso questo non sarà un problema.