Un nuovo orizzonte con enorme potenziale per le case di moda, tra avatar e influencer virtuali: il Metaverso
Le maison di moda nel migrano nel Metaverso
A due mesi dall’annuncio da parte di Zuckerberg della nascita del Metaverso, l’estensione di Internet in una realtà ibrida, un ecosistema digitale e fluido che racchiude in sé tutte le anime di Internet, il suo potenziale per il mondo della moda sembra sempre più tangibile. Definito da Zuckerberg come un posto dove si può stare con gli altri, lavorare, imparare, giocare, creare, comprare, il Metaverso si è materializzato a Settembre 2021 con il progetto degli smart glasses Ray-Ban Wayfarer, realizzati da Meta e Luxottica. Essi consentono agli utenti di condividere in tempo reale foto e video senza l’uso del cellulare.
Il primo passo delle maison di moda in questa nuova dimensione è stato l’ingresso in piattaforme come Fortnite e Roblox, dove l’utente può personalizzare il proprio avatar (anche con le cosiddette “skin”, capi pensati dai marchi per gli avatar) e comprare con la moneta della piattaforma. Dopo che Loius Vuitton ha aperto la strada in questo senso, Gucci ha lanciato invece la versione per Roblox di una sua borsa, rendendola disponibile solo per due giorni, creando hype tra gli utenti al punto di valere, nella realtà, circa 4000 dollari. Anche Moncler e Balenciaga hanno seguito questa scia, e il mondo dello sport non è da meno: Nike ha acquisito una realtà chiamata RTFKT, specializzata nella creazione di sneakers digitali.
Moda nel Metaverso e influencer virtuali
In un panorama in cui la personificazione dei brand diventa un mezzo sempre più forte per affermare il carattere di un marchio, con valori e idee ben precise annesse ad esso, esplode il fenomeno degli influencer virtuali, avatar con sembianze umane creati digitalmente. Attraverso un influencer virtuale si possono attribuire a un brand le caratteristiche di un essere (più o meno) umano: un nome, un volto, uno stile che faccia trapelare le sue caratteristiche e le idee che muovono il suo agire. I virtual influencer sono i primi veri abitanti del Metaverso e stanno spopolando specialmente in Asia. Per questo motivo, un personaggio virtuale e completamente controllabile (e che può lavorare h24) è preferito rispetto a un idolo in carne ed ossa.
Ma il fenomeno non è destinato ad invadere solo l’Asia, dato che già su Twich ci sono già numerosi streamer virtuali di successo e Prada ha annunciato il suo primo modello virtuale per una fragranza. Trasmettendo i valori e i principi che stanno dietro ad un brand in questo universo quasi illimitato, i marchi si conquistano una preziosa opportunità di ingaggiare il pubblico del futuro, soprattutto in fatto di lusso.
